Campofelice di Roccella
N
el 1699 il casale di “Roccella” venne fondato con apposita licentia populandi dal principe palermitano don Gaspare La Grutta Guccio, su una collina dei propri possedimenti pertinenti l’antico “castello della Roccella” situato sul mare.
Il principe, che aveva da poco ottenuto il feudo, fece costruire cento case, quattordici botteghe, una fonte e una chiesa dedicata a santa Rosalia.
Dopo poco il casale venne venduto alla famiglia Marziani, della quale restò in possesso per il secolo successivo.
Per la sua vicinanza al mare, e la lunga spiaggia, ogni estate sviluppa un accentramento demografico che sfiora quasi i 40.000 abitanti.
L’attività prevalente è il turismo, ma vanta una forte percentuale d’impiego il settore primario dell’agricoltura.
Per la sua posizione strategica Campofelice di Roccella è diventato fulcro per tutti i viaggiatori che intendono visitare il litorale e gli incantevoli paesini delle Madonie.
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C
efalù (Cifalù in siciliano) è situata sulla costa siciliana settentrionale, a circa 20 km da Praia Mare, ai piedi di un promontorio roccioso.
È uno dei maggiori centri balneari di tutta la regione; nonostante le sue dimensioni, ogni anno attrae un rilevante flusso di turisti locali,
nazionali ed esteri che, nel periodo estivo, arrivano a triplicare la popolazione, rendendo affollate le principali piazze e le strade
più importanti del paese.
La cittadina, che fa parte del Parco delle Madonie, è inclusa nel club de I borghi più belli d’Italia,
l’associazione dei piccoli centri italiani che si distinguono per la grande rilevanza artistica, culturale e storica,
per l’armonia del tessuto urbano, la vivibilità e i servizi ai cittadini[4]. Cefalù fa anche parte della rete dei comuni solidali.I
l centro storico di Cefalù ha un impianto medievale caratterizzato da strade strette, pavimentate con i ciottoli della spiaggia e il calcare della Rocca di Cefalù.
Viene considerata dal Walled Towns Friendship Circle un prestigioso circolo inglese, una città murata[senza fonte]; cioè una città dove ancora, all’interno del centro storico circondato da mura (anche se parzialmente inglobate in alcune abitazioni), si vive stabilmente con negozi e altre attività commerciali e dove ha ancora sede, il palazzo comunale.
Il sito Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale nel 2015 è stato dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’Unesco.
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L
a città è nota per la sua storia, cultura, architettura e gastronomia plurimillenaria, punto di incontro fra culture, che ha investito un ruolo importante per la storia del Mediterraneo e dell’Italia.
Fondata come città-porto dai Fenici tra il VII e il VI secolo a.C., è stata sempre un nodo commerciale e culturale fra Occidente e Oriente, dunque il più importante punto strategico al centro del Mediterraneo.
Altri popoli e stati differenti conquistarono o vissero la città, come svevi, aragonesi, francesi, spagnoli, inglesi, che diedero a Palermo il suo profilo di città aperta agli scambi e depositaria di tendenze e stili unici, mantenendo sempre il suo carattere europeo.
Palermo possiede una storia millenaria che le ha regalato un notevole e unico patrimonio artistico e architettonico che spazia dai resti
delle mura puniche per giungere a ville in stile liberty, passando dalle residenze e dai luoghi di culto in stile bizantino e arabo-normanno,
alle architetture gotiche e basiliche barocche, ai teatri neoclassici e ai palazzi razionalisti.Molti monumenti tra chiese e palazzi della città sono da anni riconosciuti Monumenti nazionali italiani.
Il sito Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale, di cui fanno parte più beni monumentali situati in città, nel 2015 è stato dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’Unesco.
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La Storia
L
e Madonie (in siciliano Li Marunìi) sono un massiccio montuoso nella parte settentrionale della Sicilia facenti parte dell’appennino siculo, interamente ricomprese nella provincia di Palermo. L’appennino siculo, oltre alle Madonie comprende anche i monti Peloritani, i monti Nebrodi (nella provincia di Messina) e i monti di Palermo e del Trapanese.[1].
Il gruppo montuoso è costituito, nella sua parte centrale da un altopiano carsico che comprende le vette più alte della Sicilia dopo il vulcano Etna.
Le Madonie costituiscono una delle aree di fondamentale importanza per l’approvvigionamento idrico di Palermo e di buona parte della sua area metropolitana.
Localizzazione
L
a catena, situata nella Sicilia centro-settentrionale, è compresa nel Parco delle Madonie e si estende tra le valli dei fiumi Torto ad ovest e Pollina ad est, che lo separa dai monti Nebrodi; a sud fa da confine quello amministrativo con la provincia di Caltanissetta, mentre a nord le Madonie si tuffano nel Mar Tirreno che ne segna dunque il limite settentrionale.
A partire dalla costa settentrionale si susseguono il rilievo di Pizzo Dipilo, il Piano Zucchi tra il rilievo di Monte Cervi (con le cime di Monte Castellaro, Pizzo Antenna Piccola, Pizzo Colla e Monte Fanusi insieme con la sorgente di Scillato) e quello di Pizzo Carbonara, in gran parte occupato da un altopiano con doline e con pareti sub-verticali verso ovest e nord. Segue il gruppo montuoso di Monte San Salvatore, costituito da arenarie, con numerose cime secondarie tra cui il Monte Alto, dove sorge un santuario dedicato alla Madonna, Monte Cavallo e Monte Scalone, sul cui versante settentrionale crescono gli ultimi esemplari di Abies nebrodensis, abete neoendemico siciliano. Ad est del Torrente Mandarini (affluente dell’Imera Meridionale) si eleva il Pizzo Catarineci, rilievo arenaceo alla cui sommità e un’ampia prateria spesso frequentata dai cavalli circondata da boschetti di faggio. A nord, sul mare, in posizione isolata, troviamo quella che è considerata la punta estrema delle Madonie: la Rocca di Cefalù (270 m s.l.m.)